Spread a quota 300, BTP ai massimi dal 2014, male la Borsa
Qualcuno la inizia a definire la “Battaglia d’Europa”. Di certo c’è che il Governo Conte-Salvini-Di Maio si trova di fronte ad una situazione quantomeno imbarazzante. Per non dire esplosiva.
La dura presa di posizione nei confronti dell’Europa, per mantenere le promesse elettorali sta scatenando la reazione delle piazze economiche.
L’annunciato reddito di cittadinanza e le misure proposte per coprirne l’onere, insieme al programma economici italiano dei prossimi anni, hanno determinato l’innalzamento dello spread e altre conseguenze immediate, quali l’aumento dei tassi dei BTP e il calo della Borsa di Milano.
La parte maggiormente incriminata sarebbe quella relativa all’annuncio dell’intenzione dello Stato di mantenere il deficit italiano a livello del 2,4% per i prossimi 3 anni.
Quello che preoccupa l’Europa è inoltre il grande peso del deficit italiano. In caso di nuovi aggiustamenti nel corso dei prossimi mesi si avrebbe, almeno secondo gli esperti, una situazione di non ritorno. Un’eventualità che metterebbe in difficoltà anche l’intera Comunità.
Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo
Per finanziare il Reddito di Cittadinanza e la Flat Tax, il Governo recupererebbe alcuni fondi da una serie di tagli. Questi introiti però non basterebbero, e il bilancio dello Stato sarebbe ulteriormente colpito determinando un ulteriore deficit del 2,4%.
Questi soldi infatti proverrebbero da ulteriore indebitamento, determinando la crescita dello Spread. Quest’ultimo è l’indice che misura la solvibilità di una Nazione. Più è alto lo Spread, più crescono le difficoltà a reperire denaro, e maggiormente ne cresce il costo.
La Banca Europea farebbe pagare di più il denaro agli Italiani, e si teme che i tassi mutui e tutto i costi per le nostre imprese e famiglie siano più salati. Lo Stato inoltre, per reperire denaro, deve rendere i BTP più appetibili, con conseguente maggior esborso di interessi passivi al momento dei rimborsi.
La situazione generale rende quindi meno attraenti le imprese italiane agli occhi degli investitori, con relativo ribasso del valore delle loro azioni sul mercato.
La risposta politica
Questa mattina, in risposta al verificarsi degli eventi descritti, si registra la risposta di Luigi Di Maio, indirizzata evidentemente all’Europa: “Non indietreggeremo di un millimetro”.